di Gregorio Ceccone
PEGI è l'acronimo di Pan European Game Information, ed è un sistema di classificazione per i videogiochi che viene utilizzato in molti paesi europei tra cui l’Italia. Il PEGI serve a classificare i videogiochi in base al loro contenuto, in modo da aiutare i genitori a capire se un gioco è adatto per i loro figli. Ogni gioco viene assegnato a una categoria di età, che va dai 3 anni in su, e ogni categoria è contrassegnata da un'icona che mostra il tipo di contenuto presente nel gioco. Ad esempio, un gioco che contiene violenza può essere contrassegnato con l'icona di un pugno alzato, mentre un gioco che contiene linguaggio offensivo potrebbe essere contrassegnato con l'icona di una nuvoletta dei fumetti. Il PEGI è stato introdotto nel 2003 e oggi viene utilizzato da oltre 30 paesi in Europa.
Il PEGI può essere utile per i genitori di bambini in diversi modi. In primo luogo, può aiutarli a scegliere i giochi più adatti per l'età dei loro figli. I genitori possono guardare le icone PEGI sulla confezione di un gioco per capire quali tipi di contenuto può contenere e se è adatto per la loro età. In secondo luogo, il PEGI può aiutare i genitori a educare i loro figli sui pericoli potenziali dei videogiochi, insegnando loro a distinguere i giochi adatti da quelli non adatti. Infine, il PEGI può aiutare i genitori a tenere traccia dell'uso che i loro figli fanno dei videogiochi e a limitare il tempo che trascorrono giocando, se necessario.
Categorie di classificazione
Il sistema di classificazione PEGI è costituito da due componenti distinte ma complementari. La prima è una classificazione per gruppi di età. La seconda è una classificazione per contenuti, rappresentata da un insieme di immagini che descrivono il contenuto del prodotto. A seconda del tipo di gioco il numero delle immagini può arrivare fino a sei. La classificazione del gioco appare sul fronte e sul retro della copertina del prodotto e non si riferisce alla difficoltà tecnica o alla capacità di lettura del giocatore. Il sistema si applica a tutti i videogames, indipendentemente dal loro formato, sia on-line che off-line.
3 anni e oltre | |
7 anni e oltre | |
12 anni e oltre | |
16 anni e oltre | |
18 anni e oltre |
Classificazione per contenuto
Linguaggio scurrile
Il gioco contiene linguaggio scurrile
Discriminazione
Il gioco contiene rappresentazioni di discriminazione
Droga
Il gioco descrive o fa riferimento all’uso di droga
Paura
Il gioco può spaventare i bambini
Sesso
Il gioco rappresenta nudità e/o comportamenti o riferimenti sessuali
Violenza
Il gioco contiene rappresentazioni di violenza
Gioco d’azzardo
Il gioco può stimolare o insegnare il gioco d’azzardo
Microtransazioni
Il gioco presenta la possibilità di effettuare degli acquisti in gioco
Come interpreto la classificazione?
Il primo indicatore da osservare è quello relativo all’età, mentre gli indicatori di contenuto sono complementari. Un esempio pratico: ho due videogiochi in mano, uno classificato PEGI 12 e l’altro classificato PEGI 18. Entrambi hanno l’immagine del pugno alzato, che mi indica che presentano dei contenuti violenti. Il tipo di violenza però sarà diverso tra i due giochi: citando il sito https://pegi.info/it.
“I giochi classificati PEGI 12 possono includere la violenza in un contesto di fantasia oppure violenza non realistica su personaggi dall'aspetto umano; invece, i giochi classificati PEGI 16 o PEGI 18 presentano una violenza più realistica.”
La violenza indicata con PEGI 12 non può essere quindi cruenta, mentre quella di un PEGI 18 sì. Così anche per quanto riguarda l’interpretazione degli altri indicatori, come quello relativo al linguaggio scurrile.
Procedura di classificazione
La procedura per la classificazione è configurata in modo tale da evitare il più possibile il rischio di incorrere in classificazioni non corrette del prodotto.
Innanzitutto la classificazione non è affidata alla sola auto-valutazione del produttore, ma prevede un successivo esame critico da parte di un ente indipendente, l’istituto olandese NICAM, volto a verificare l’idoneità della classificazione proposta dal produttore.
Inoltre, la risoluzione di eventuali controversie sul tema è affidata ad un ente indipendente denominato PEGI Complaints Board (PCB) formato da esperti in protezione dei minori, psicologi infantili e, più in generale, da rappresentanti di un vasto campione della società, che può imporre sanzioni anche molto pesanti al produttore, come il ritiro del gioco dagli scaffali fino ad avvenuta sostituzione della classificazione nel packaging del prodotto.
Questo rappresenta un costo significativo per l’industria e ciò assicura che l’editore sia estremamente prudente nella classificazione di un gioco.
Ogni editore che decide di utilizzare il PEGI deve inoltre firmare un Codice di Condotta con il quale si impegna a salvaguardare la coerenza della pubblicità del suo prodotto rispetto all’età consigliata e al contenuto del gioco.
I videogiochi, come condiviso anche in precedenti articoli, possono essere strumenti educativi, oltre che una forma divertente di intrattenimento. La comprensione delle classificazioni PEGI può aiutare gli insegnanti a selezionare i videogiochi adatti all'età da utilizzare nelle attività di classe o nei compiti didattici. Inoltre, consente loro di fornire indicazioni e raccomandazioni agli studenti che desiderano acquistare videogiochi al di fuori dell'orario scolastico.
La comprensione delle classificazioni PEGI è essenziale sia per i genitori che per gli insegnanti quando si tratta di selezionare i videogiochi per bambini e ragazzi. Familiarizzando con questo sistema di classificazione, avrete tutte le informazioni necessarie per assicurarvi che i vostri figli giochino solo a videogiochi adatti alla loro età e con livelli di contenuto appropriati, consentendo loro di divertirsi senza esporli a materiale rivolto ad un pubblico maturo o inappropriato per il loro attuale livello di sviluppo.
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