di Teo Petruz
I videogiochi venivano in passato spesso associati a una forma di gioco solitario: l’immagine tipica del ragazzo/a chiuso in cameretta impegnato per ore davanti allo schermo. Con internet veloce e l’esplosione del media, da qualche tempo si identifica il videogiocatore come quello che si dedica a titoli multigiocatore online: Fortnite, Call of Duty, ma anche Among Us e Fall Guys. Titoli che permettono di giocare in compagnia con amici e altre persone da tutto il mondo, ma sempre “da soli”, per quanto riguarda la presenza fisica.
Ma questi non sono per niente gli unici modi di giocare, e in questo periodo di feste natalizie è possibile coinvolgere tutta la famiglia, esperti o novizi ai videogiochi che siano. Come? Con i Party Games.
Giocare tutti insieme
Condividere un’attività di svago con altre persone la migliora, la rende più divertente rispetto a farla da soli. E quindi perché non condividere qualcosa di pensato per essere divertente, come i videogiochi? Con il migliorare della rete Internet i videogiochi che offrono modalità a schermo condiviso sono calati in numero, in favore del gioco online tramite più dispositivi. Ma un genere videoludico per chi predilige l’interazione faccia a faccia, con più giocatori che condividono lo stesso divano è appunto quello dei Party Games. Questi giochi si caratterizzano per la loro accessibilità anche a persone che non sono avvezze ai videogiochi, e permettono di giocare alla pari. Questo genere è come un calderone, che va a racchiudere modalità di gioco spesso molto diverse tra loro. Vediamo quindi alcuni esempi, per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Mario Party Superstars
(2021; esclusiva Nintendo Switch, Pegi 3)
I giochi della serie Mario Party sono forse l’emblema del genere. Variegati, colorati e divertenti, permettono fino a 4 giocatori di cimentarsi in simpatici e brevi “minigiochi” mentre proseguono su un tabellone tirando a turno un dado virtuale, come nei giochi da tavolo classici. Superstars è l’ultimo uscito della serie e, come quelli che lo hanno preceduto, ha controlli intuitivi che permettono a tutti di prendere in mano un controller (o meglio, Joycon della Switch) e giocare immediatamente.
Overcooked! All You Can Eat
(2020; PC, Microsoft Xbox, Nintendo Switch, Sony Playstation; Pegi 3)
Un colorato e caotico gioco di cucina per un team di fino a 4 chef, in cui non solo dovremmo preparare decine di manicaretti per i nostri clienti ma dovremmo anche essere in grado di cucinare a bordo di mongolfiere, su delle zattere in mezzo al mare, in una casa infestata dai fantasmi e chi più ne ha più ne metta. Per riuscire nei livelli più avanzati bisogna fare squadra e coordinarsi, ma con più di 200 livelli ce n’è per tutti i livelli di abilità.
Just Dance 2022
(2021; Microsoft Xbox, Nintendo Switch, Sony Playstation; Pegi 3), oppure
Just Dance 2023
(2022; solo console di nuova generazione Xbox Series S/X, Nintendo Switch e Playstation 5; Pegi 3)
I giochi della serie Just Dance sono pensati, come suggerisce il titolo, per farci ballare. Si può ballare da soli o in compagnia, con fino a 6 persone che possono seguire le coreografie a schermo (spazio in salotto permettendo); per tracciare i nostri movimenti e tenere traccia del punteggio si usa una telecamera collegata alla console oppure, in sua assenza, una app sul nostro smartphone. C’è anche una modalità bambini, con canzoni e coreografie adatte ai più piccoli e un diverso sistema di punteggio, che mette la competitività del fare la coreografia perfetta in secondo piano.
Drawful 2
(2016; PC, Microsoft Xbox, Nintendo Switch, Sony Playstation; Pegi 12)
Drawful è un divertentissimo gioco in cui fino a 8 persone possono cimentarsi a disegnare i soggetti più strani! È semplice: una volta avviato il gioco, ogni partecipante può unirsi usando il proprio smartphone o tablet. Su questo apparirà, segretamente, il soggetto da disegnare. Una volta fatto, agli altri giocatori sarà chiesto di dare un titolo alla nostra opera, e infine, di votare quale sia il titolo vero tra quelli proposti. Vince chi disegna talmente bene da far capire a tutti il vero titolo… oppure chi propone un titolo alternativo ma che trae in inganno gli altri.
Dimmi Chi Sei!
(2017; esclusiva Sony Playstation 4; Pegi 12)
Un quiz su voi stessi: fino a 6 giocatori possono divertirsi a usare smartphone e tablet per partecipare a tanti diversi minigiochi, come rispondere a domande sugli altri giocatori, disegnare buffi cappelli sulle fotografie degli altri e sfidarsi a chi imita al meglio le smorfie. Più indicato a chi ha figli adolescenti, permette giocosamente di scoprire come ci vedono gli altri, a sviluppare autoironia e a ridere insieme delle situazioni assurde e imbarazzanti che ci propone il gioco. Come tutti i Party Games, in più si è meglio è!
Come genitore, a cosa devo stare attento?
Questa è un’ottima opportunità per i genitori che non sono appassionati di tecnologia o videogiochi di avvicinarsi e di avere un momento di condivisione con i propri figli. Il piccolo elenco di giochi sopra indicati stimola la comunicazione, la creatività, la cooperazione e il movimento e sono l’ideale per coinvolgere nella stessa attività bambini, adolescenti e adulti. Possono essere ottimi spunti di riflessione e di dialogo per temi che vanno al di là del videogioco in sé: imparare a giocare di squadra, a comunicare efficacemente e perché no, a subire una sconfitta senza arrabbiarsi, qualità che sono utili nella vita di tutti i giorni. Si può anche parlare di gusti musicali, scoprire l’umorismo l’uno dell’altro e semplicemente mettersi in gioco.
I videogiochi consigliati sono per la maggior parte PEGI 3, ossia i loro contenuti sono adatti per giocatori di tutte le età. Uniche eccezioni Drawful 2 e Dimmi Chi sei!, entrambi indicati come PEGI 12. Il primo perché alcuni dei soggetti che ci verrà chiesto di disegnare potrebbero avere un linguaggio non adatto a tutti, senza però essere volgari. In ogni caso è possibile sia attivare dalle opzioni il filtro famiglia per rimuovere questi soggetti totalmente, sia designare uno dei giocatori come moderatore in modo da evitare che i titoli inseriti dagli altri giocatori contengano parolacce. Possiamo anche inventarci noi stessi i soggetti, così da rendere le possibilità illimitate. Anche il secondo titolo è PEGI 12 per lo stesso uso infrequente di termini che potrebbero non essere adatti a tutti.
0 commenti