di Gregorio Ceccone

MultiVersus è un gioco di combattimento - brawler - molto simile a Super Smash Bros in cui si gioca in squadra assieme o contro altri giocatori on-line.
L’obiettivo del gioco è quello di combattere contro altri avversari on-line e sconfiggerli spingendoli e lanciandoli al di fuori dall’arena di gioco.
Le peculiarità del gioco sono questo “lavoro di squadra” e il catalogo di personaggi presi dal mondo della Warner Bros.
Il gioco - appunto realizzato dalla Warner Bros Games - permette di utilizzare i personaggi più disparati del franchise; si possono quindi utilizzare Il gigante di Ferro, Batman, Superman, Wonder Woman e Harley Quinn, Shaggy e Velma (Scooby-Doo), Bugs Bunny e Taz, Arya Stark, Tom & Jerry, Jake e Finn, Steven Universe e Garnet.

MultiVersus è disponibile su molte piattaforme - Microsoft Windows, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X e Series S - ma, ancora, non in versione mobile (smartphone e tablet). In futuro potrebbe approdare anche su Nintendo Switch e sui dispositivi iOS e Android, stando a quanto riferito da alcune anticipazioni della casa produttrice. Attualmente conta oltre 10 milioni di giocatori.
MultiVersus è adatto per i miei figli?

Conclusione
MultiVersus è un gioco che fa leva su due aspetti presenti in molti giochi e sport del mondo off-line: la competizione, la collaborazione e la gestione della frustrazione.
Potrebbe essere interessante suggerire ai genitori di chiedere ai propri figli che emozioni provano giocando a questo gioco, se anche in altri ambiti della loro vita competono e collaborano.
Inoltre potrebbe essere interessante chiedere ai genitori se conoscono tutti i personaggi che vengono offerti e rispettive serie di riferimento.
Per esempio è stato da poco aggiunto come personaggio giocabile Gizmo del film Gremlins - un cult degli anni 80. Probabilmente i bambini non lo conoscono ma i genitori sì e potrebbe nascere un interessante confronto sui “MultiVersi” di riferimento differenti tra genitori e figli, siano questi film, serie tv, cartoni animati o quant'altro.
Infine il nostro consiglio finale da dare ai genitori rimane sempre lo stesso: di provare a giocarci con i propri figli!
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